venerdì 28 novembre 2008

[ Money ]16 millimetri

[ Money ]16 millimetri
Il minimo e il massimo

Il minimo - Un centesimo di euro misura 16 millimetri, come un fotogramma semiprofessionale ormai d'altri tempi, i tempi del primo Nanni Moretti che girò il suo primo film, "Io sono un autarchico" in 16 mm, appunto.
La monetina da un centesimo di euro non vale nulla, non vale la pena neppure darla in resto e financo chiederla: si farebbe tra l'altro, la figura dei pezzenti.
Una volta è capitato alla cassa di un supermercato che non mi venisse data e allora io chiesi "scusi tanto, non mi deve un centesimo di resto?" Non vi dico la faccia del cassiere, che solitamente non è non dico un Rockfeller ma neppure un Rockerduck; senza guardarmi forse perchè schifato e con gesti di insofferenza riaprì il cassetto ma a quel punto me ne andai lasciandolo con la monetina in mano. In effetti a sua discolpa debbo ammettere che dare il resto in centesimi è un surplus di lavoro che non vale la pena. L'energia necessaria espressa in calorie è maggiore del valore della monetina in questione e poi, un centesimo ora, un centesimo dopo e uno più tardi, alla fine del mese si tira su un piccolo gruzzolo che serve ad arrotondare il magro salario. Anche questo è un ammortizzatore sociale in fondo. I geni della Banca Centrale Europea l'avranno fatto di 16mm per questo? Chissà.

Resta comunque la domanda: perchè i banchieri d'Europa hanno battuto una moneta così poco maneggevole da renderla perfettamente inutile? Diciamolo francamente, quante volte vi è capitato di far cadere un centesimo perchè inafferrabile e lasciarlo lì a terra per il discorso delle calorie da spendere molto maggiori del bene da recuperare?
E poi..mi sorge spontanea un'altra domanda: quanto costa produrre una monetina da un centesimo?

Il massimo - Diverso è il discorso della banconota da 500 euro, il taglio massimo uscito anch'esso dal fervido cervello dei banchieri d'Europa che per definizione e censo sono una scheggia, ovviamente.
Il mio discorso deve partire da un personale sondaggio tutt'ora in corso fin dai primi giorni giorni di quel gennaio 2002, anno in cui entrò in corso la moneta unica.
Da allora infatti, ho cominciato a chiedere ad amici, conoscenti ma anche sconosciuti occasionali compagni di viaggio in tutti i sensi, se per caso fossero mai entrati anche momentaneamente in possesso del lenzuolino da un milione delle vecchie lire.
Ebbene, ad oggi, dopo sei anni, il risultato è che raramente mi è stato risposto affermativamente. Provate anche voi a chiedere. Sono sicuro che avrete il mio stesso risultato.
Peraltro, oggigiorno chi andrebbe in giro anche con una sola banconota da 500 euro in tasca per fare acquisti quando è ormai diffuso l'uso del POS o della carta di credito, per non parlare delle transazioni aziendali, bancarie e di borsa?
Non parliamo degli acquisti on line sempre più in crescita.
Men che mai si pensi che possano essere utili per pagare le pensioni.
I pensionati giustamente vogliono avere in tasca alcune banconote è anche un fatto psicologico oltre che di comodità.
E allora, a cosa mai doveva servire un taglio del genere? Per permettere quali transazioni?

Per rispondere a questa domanda ho fatto un esperimento.
Ho piegato la banconota in questione 4 volte per ottenere uno spessore pari a 16 biglietti e l'ho misurato: 1 millimetro decimo più decimo meno.
Questo significa che 16 millimetri pari al diametro della monetina da un centesimo corrispondono a 256 banconote da 500euro cioè 128.000 euro pari a 256milioni di vecchie lire. Pensate che grande comodità per chi deve pagare una tangente e per chi deve riscuotere il pizzo.
Che l'avessero stampate apposta per quello?


ps - La banconota ritratta in fotografia è la seconda in sei anni venuta in mio possesso.