domenica 13 maggio 2007

[Natural] Family Day

Ieri ho visto il tg di italia1. E' stato molto divertente perchè sono stati intervistati un notevole numero di persone, bambini compresi, ed è venuto fuori un paese inesistente; chi dichiarava che in famiglia erano in undici, chi aveva otto figli, chi ne dichiarava sei. Se questi sono il prototipo della famiglia naturale (!) media, in Italia dovremmo essere 100milioni e più e io e mia moglie con i nostri due figli scarsi, dovremmo sentirci quasi una coppia sterile.
Patetico poi lo psiconano con le sue due famiglie (naturali, s'intende) alle spalle che scende in piazza in bermuda, solo dopo essersi assicurato del bagno di folla come Paperon de Paperoni che si tuffa e nuota nel mare di monetine del suo deposito.

In ultimo vorrei ricordare ai Casini, Buttiglioni, Bagnaschi e Paparazzi al seguito che la famiglia naturale, con buona pace dello stesso Paparazzi, è un concetto RELATIVO oltre che frutto della creatura e non del creatore, perchè nelle cosiddette sacre scritture, di tutte e tre le religioni monoteiste, la famiglia "naturale" è poligamica che tradotto significa un maschio con molte femmine ripudiabili a piacere e senza "giusta causa" mettendo nelle mani della disgraziata di turno solo un "pizzino" con scritto semplicemente "sei ripudiata" (che somiglia tanto a licenziata) e tutto questo ripeto, non solo è considerato naturale, lecito e giusto ma è suffragato dalla benedizione del Creatore in persona che nonostante le favolette che lo vogliono vecchio, pacioccone e buonissimo, una specie di babbo natale insomma, è, invece, autoritario, violento, collerico e anche un pò razzista. Leggete la Bibbia e ve ne accorgerete.

lunedì 7 maggio 2007

Anch'io sono terrorista?


6 aprile 1987. Lo stesso balcone.


A 30 anni dal golpe, la legittimazione più calorosa arrivò al dittatore Augusto Pinochet dalle stanze del Vaticano.
18 febbraio 1993: la privatissima ricorrenza delle sue nozze d’oro viene allietata da due lettere autografe in spagnolo che esprimono amicizia e stima e portano in calce le firme di papa Wojtyla e del segretario di Stato Angelo Sodano.

«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d’oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine", scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, "con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II».

Ancor più caloroso e prodigo di apprezzamenti è il messaggio di Sodano, che era stato nunzio apostolico in Cile dal ’77 all’88, e che nell’87 aveva perorato e organizzato la visita del papa a Santiago, trascurando le accese proteste dei circoli cattolici impegnati nella difesa dei diritti umani.

Il cardinale scrive di aver ricevuto dal pontefice «il compito di far pervenire a Sua Eccellenza e alla sua distinta sposa l’autografo pontificio qui accluso, come espressione di particolare benevolenza». E aggiunge: «Sua Santità conserva il commosso ricordo del suo incontro con i membri della sua famiglia in occasione della sua straordinaria visita pastorale in Cile». E conclude, riaffermando al signor Generale "l’espressione della mia più alta e distinta considerazione".

from www.disinformazione.it/11settembre1973.htm


Salvador Allende, Victor Jara e le centinaia di migliaia di innocenti torturati e massacrati dal generale Augusto Pinochet e dal suo regime, attendono ancora (ma ormai invano) una "benedizione apostolica speciale" e "l’espressione della più alta e distinta considerazione"....


C'è un episodio che voglio ricordare, raccontato da uno scrittore ebreo (di cui purtroppo non ricordo il nome) di origine cilena e apparso sull'Unità all'indomani della morte di Wojtyla.
Si riferiva sempre al viaggio del pontefice in Cile.
Wojtyla davanti ai giovani (papa boys) riuniti su un'immensa spianata in centinaia di migliaia a un certo punto della predica durante la messa, pose tre domande.
"Rinunciate a Satana, alla tentazione del male?" - e la folla all'unisono - "sììììììì".
"Rinunciate al culto del denaro e del profitto come scopo unico e fine della vostra vita?" , ancora un coro unanime - "sìììììì"
All'ultima domanda successe quello che nessun giornale o Tv ha mai raccontato...
"Rinunciate al sesso fuori dal matrimonio e come ricerca pura e semplice del piacere?"...questa volta dalla folla di giovani si levò sì un coro unanime ma per dire "NOOOOOOO!"

Lo scrittore che ricorda questo episodio parlava di miopia del pontefice in quella circostanza e anche di mancanza di sensibilità e lo faceva dalle colonne di un giornale in giorni in cui tutti erano indaffarati a tessere l'elogio del "santo subito". Miopia e insensibilità perchè, egli sosteneva, il papa non si rese conto che, quella rivolta alle centinaia di migliaia di giovani che erano nati e cresciuti nella dittatura, era una domanda inaccettabile, perchè si chiedeva loro di rinunciare alla sola libertà che potavano esercitare nella penombra della loro intimità. Fuori da essa c'era il buio della dittatura e della violenza che solo il papa miope non vedeva (o non voleva vedere).